MAPPE GIÀ FATTE SI O NO?

Esistono mappe e mappe. Quelle come le nostre, cioè ESPLICATIVE, hanno lo scopo di spiegare, infatti hanno frasi e non solo parole chiave e nesso logico. Sono la struttura portante dell’argomento che va ovviamente ampliato con la spiegazione dei prof, la lettura dei testi, video e altro. Poi ci sono le classiche mappe concettuali nodo/connettore che in effetti dovrebbe farsi lo studente come riepilogo dello studio e quella può senza problemi essere portata in classe per le verifiche. Ad ogni modo, che l’abbia fatta lo studente o che l’abbia solo studiata non fa differenza. L’importante è che ne conosca il contenuto. Se invece qualcuno si domanda perché tutti cercano mappe già fatte, la risposta è molto molto semplice: perché la difficoltà di chi ha un dsa sta nel decodificare il testo. Una mappa già fatta è una stele di Rosetta per un dislessico, è una traccia decodificata su cui ancorare tutto l’argomento. Con la mappa già fatta si accede con molta più semplicità ad un testo scritto. Immaginate di avere un argomento da studiare in aramaico (tanto per dire una lingua che nessuno conosce) se avessimo un piccolo riassunto che guidasse nella traduzione, non sarebbe più semplice? Si potrebbe accedere al contenuto senza stress, in tempi ragionevoli e apprendere in SERENITÀ. Diversamente la decodifica di un testo ci porta a consumare così tanta energia e fatica che lo stesso apprendimento è appesantito, rallentato, compromesso. Si perdono molte molte informazioni. Ecco perché a molti servono già fatte. Il concetto di studio è purtroppo sempre legato a fatica e sofferenza, senza, sembra che siano tutti furbacchioni o somari.

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