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Ansia Scolastica e DSA

Ansia Scolastica e DSA

di dott.ssa Flavia Di Caro

L’Ansia scolastica riguarda una particolare paura e avversione per la scuola che si accompagna a reazioni emotive negative associate a qualche componente dell’ambiente scolastico (i compagni, la valutazione, un docente in particolare). Coinvolge il 2% della popolazione e può riguardare anche gli studenti più capaci o studenti con disturbi specifici dell’apprendimento.

In particolare, i bambini con DSA, rispetto ai loro compagni, hanno un concetto più negativo di sé (Tabassam e Grainger 2002), si sentono meno supportati emotivamente e hanno poca autostima, bassa autoefficacia (percezione delle proprie abilità per affrontare i compiti proposti) e ciò li porta a sperimentare una maggiore ansia rispetto ai compagni.

Da una parte per i continui e ripetuti insuccessi scolastici che li portano a sentirsi inappropriati e inadeguati, e d’altra parte anche per la solitudine che provano davanti ad una difficoltà che loro stessi non capiscono bene e che purtroppo spesso nemmeno chi li circonda riesce a capire. Infatti, non è insolito che siano considerati svogliati e negligenti. Tutto questo porta ad una forte sofferenza emotiva che può manifestarsi da un lato con rabbia e aggressività, ma d’altro canto con un ritiro interiore e un isolamento.

Il disturbo si caratterizza per i seguenti comportamenti problematici e sintomi somatici:

· elevata reazione di ansia nel momento in cui esce da casa o giunge davanti alla scuola, al punto da presentare sintomi da panico;

· manifestazione di un’ampia serie di sintomi somatici (vertigini, mal di testa, tremori, palpitazioni, dolori al torace, dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, dolori alle spalle, dolori agli arti);

· il livello di angoscia può essere elevato fin dalla sera prima e il ragazzo può riposare male, il sonno può essere disturbato.

Nel momento in cui si osservi che il disagio persiste, è molto importante non sentirsi in colpa e richiedere il supporto psicologico prima che il disagio possa compromettere la vita sociale e relazionale del ragazzo. L’obiettivo principale di un piano di supporto individualizzato deve essere quello di ridurre l’ansia del bambino, aumentando l’autostima e incoraggiare l’indipendenza, l’auto-difesa e lo sviluppo di nuove competenze. 

Bibliografia

-La Terapia dell’ansia scolastica”, Erickson

-Difficoltà e Disturbi dell’apprendimento, il Mulino, Cesare Cornoldi.

Paola