Il ruolo del Tutor consiste nell’individualizzare e personalizzare lo studio in modo differenziato per ciascuno, secondo il proprio stile di apprendimento.
Il tutor nel suo lavoro entra in relazione con le persone e i suoi interlocutori possono essere spesso demotivati, spaventati e scettici. Questi atteggiamenti possono derivare dal problema comunicativo, dalla mancanza di chiarezza. I problemi comunicativi possono portare i ragazzi con disturbi specifici di apprendimento ad entrare in conflitto con la scuola o con la famiglia.
Il lavoro del tutor è quello di riuscire a mettere in comunicazione con un linguaggio comune i due mondi della scuola e del ragazzo. Le situazioni di incomprensione più frequenti sono:
Il tutor deve cercare di trasmettere agli insegnati e alla famiglia che nel momento del conflitto, la principale attenzione finisce per non essere più rivolta al ragazzo. Nella relazione uno a uno con il ragazzo il tutor deve mediare il più possibile i conflitti e lavorare per riuscire a far instaurare un rapporto di squadra con chi ha in carico il ragazzo.
Il tutor deve essere un buon mediatore e interlocutore per individuare un canale relazionale con la famiglia e con la scuola.
Il tutor può collaborare con la scuola nella pianificazione dell’intervento in situazioni di difficoltà e le risorse da utilizzare possono essere:
La visione del tutor e quella del docente si integrano a vicenda. Una modalità di lavoro del tutor potrebbe essere la seguente:
Esercizio di grammatica italiana sulle funzioni del verbo essere.
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È molto importante leggere e approfondire queste mappe e questi argomenti soprattutto da non addetti proprio x conoscere queste problematiche che sono dai più isconosciute
Grazie Giovanna il nostro obiettivo è proprio quello di far conoscere il più possibile queste difficoltà e fare chiarezza per poterle fronteggiare.