Quali sono le mappe concettuali ammesse a scuola? Guido Dell’Acqua risponde.
Una chiacchierata informale con il professore Guido Dell’Acqua (Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento Scolastico).
DSAstudymaps domanda:
1) esistono indicazioni e riferimenti specifici su quali tipologie di mappe concettuali sono ammesse alle verifiche scritte e orali? (per esempio poco testo – parola chiave – no immagini ecc) Se si, quali?
Guido Dell’Acqua risponde
L’apprendimento è essenzialmente immateriale ed è impossibile fornire una ricetta dettagliata, in ogni aspetto, su come ottenerlo. La normativa scolastica quindi per sua stessa natura deve essere sufficientemente lasca in modo da non contraddire la libertà di insegnamento, che in Italia ha valore costituzionale.
Le mappe concettuali sono uno strumento didattico. Non troverà da nessuna parte, in normativa, le risposte alle sue domande. Perché normare l’uso di uno strumento didattico è impossibile, ci sono gli insegnanti che se ne occupano personalizzando lo strumento. Tuttavia rispondo, aiutato dal buon senso:
Sulle mappe concettuali si trova in rete abbondante materiale. E’ uno strumento teorizzato da Novak negli anni 70. Essenzialmente si tratta di parole mute legate da connettori. Se invece ci sono frasi di senso compiuto, definizioni ecc. allora diventano appunti o riassunti e cessano di essere mappe concettuali. E’ banale che chi decide se sono mappe o appunti è l’insegnante.
2) il professore, se ritiene che la mappa sia troppo piena di informazioni, testo ecc, può toglierla allo studente e lasciarlo senza, durante la prova scritta o orale?
Guido Dell’Acqua risponde
Secondo me sì. E’ nell’interesse dell’alunno che siano approvate prima.
3) All’esame di Stato sono ammesse solo le mappe concettuali usate durante l’anno per le varie prove e vidimate dai vari professori? O possono essere ammesse anche mappe fatte in un secondo momento o mappe non firmate dai professori? In caso, quali sono i riferimenti normativi?
Guido Dell’Acqua risponde
Gli strumenti compensativi utilizzabili in sede di esame di stato sono quelli usati durante l’anno. E’ scritto chiaramente nell’OM sugli esami di stato. Tuttavia la commissione è sovrana e so di mappe levate perché non erano mappe ma, appunto, degli appunti. Anche se erano vidimate. Quindi è importante insegnare (a tutti) a fare mappe concettuali fatte bene.
dottoressa Silvia Attilia
2 replies on “Quali sono le mappe concettuali ammesse a scuola? Guido Dell’Acqua risponde.”
Buongiorno,
mio figlio 5 liceo sportivo paritario, DSA con PDP ( discalculo dislessico disgrafico)
Purtroppo fin dalla prima classe non abbiamo avuto un gran insegnamento di inglese ma la prof si accontentava di ciò che i ragazzi specie DSA riuscivano a fare premiandoli per gli sforzi fatti.
La prof ora è cambiata e pretende il mondo, in classe su 26 ci sono solo 2 misere sufficienze e dai DSA pretende verifiche scritte di letteratura a risposta aperta, mappe con solo qualche parola chiave quindi per loro ancora più difficile, anche se previsti da PDP non fa utilizzare nulla di informatico, pretende traduzioni durante le interrogazioni per poi piazzare dei 4 dicendo che non ci siamo.
I ragazzi sono consci della problematica ed ora che di avvicina l’esame i 4 aumentano ma anche morale va di pari passo.
Il PDP sembra non esistere, e far studiare a memoria non riesco assolutamente in italiano figuriamoci in una lingua non transparente
Mio figlio fa una fatica abnorme già con italiano , si figuri con inglese e questo sul PDP È RIPORTATO
Premetto che più che leggere slides di letteratura Zanichelli la prof non fa E VISTO che il ragazzo può registrare a casa si riascolta.
In verifica ( uguale per tutti) mette solo un esercizio facoltativo ma che se poi non si fa lo mette come non svolto e quindi abbassa il voto.
Purtroppo questa prof è anche coordinatore di classe.
Secondo lei è regolare il modo di agire con dei DSA?
Mai un aiuto , continua solo a caricare centinaia e centinaia di slide.
su 100 slide avevamo 6 mappe concettuali ma purtroppo ancora dice che non vanno bene , vuole solo qualche parola ma come si fa se non si sa la lingua?
La prof precedente faceva fare qualche mini ricerca e poi si accontentava di una lettura e di qualche parola che i ragazzi poco alla volta riuscivano a dire ma con l’arrivo di questa NESSUNO RIESCE PIÙ A FARE NULLA .
Fossi senza problemi non sarei andata in una paritaria dove mi è stato detto che per i DSA non bisognava preoccuparsi poiché avrebbero ricevuto tutti gli aiuti possibili. Purtroppo nulla di tutto questo
come saprete i disturbi di apprendimento richiedono che l’insegnate collabori con un sanitario formato a spiegare il funzionamento DSA,spesso vedo solo “buon senso” mascherato da scelta pedagogica consapevole.